
Fig. 1. Le conseguenze dei mutamenti climatici sono sempre più evidenti. Non si sa quali specie arboree saranno adatte alle condizioni future; tuttavia, oggi è necessario prendere decisioni sostenibili per le foreste di domani. Foto: Andreas Rigling (ETHZ)
L'economia forestale svizzera sta affrontando cambiamenti di vasta portata. I mutamenti climatici stanno influenzando gli ambienti e le stazioni, sempre più calde e secche, nelle quali si trovano le foreste.
Quali servizi e prestazioni forestali saranno richiesti in futuro? Come si svilupperà il mercato del legname? Queste incertezze rendono difficili le decisioni a lungo termine. Ciononostante, oggi è necessario stabilire la rotta per indirizzare le foreste del futuro. Le specie arboree rare devono essere promosse in modo mirato nella rinnovazione naturale? Se sì, quali? Quando conviene adottare la rinnovazione artificiale quale integrazione del ringiovanimento naturale - e con quali specie arboree?
Scelta delle specie arboree in presenza dei cambiamenti climatici
Le foreste sono composte da specie diverse a dipendenza delle condizioni ambientali: ciò che cresce oggi non sarà necessariamente sostenibile anche in futuro. Per distribuire i rischi, i popolamenti misti offrono le premesse migliori. Essi sono più resistenti alle perturbazioni e possono meglio adattarsi ai cambiamenti ambientali. Oltre al clima, alle tempeste e alle infestazioni di parassiti, anche la roccia madre, la disponibilità di acqua e nutrienti e la topografia influenzano le specie arboree che si insediano e prosperano in una determinata stazione. Una scelta mirata delle specie arboree contribuisce quindi in modo decisivo a rendere la foresta stabile e adattabile a lungo termine.
Orientarsi verso le «stazioni analoghe»
Le conoscenze scientifiche delle stazioni sono abbastanza ben documentate in Svizzera e molti Cantoni dispongono di mappe dettagliate delle tipologie stazionali attualmente presenti nei loro comprensori forestali. L'approccio delle cosiddette "stazioni analoghe" nella selezione delle specie arboree combina queste conoscenze con previsioni modellate agli spostamenti dei piani altitudinali della vegetazione e degli areali di distribuzione delle specie arboree. L'approccio metodologico è semplice: una stazione forestale attuale viene confrontata con un'area situata ad una altitudine inferiore rispetto alle previsioni di spostamento delle fasce altitudinali della vegetazione, ma che comunque presenta condizioni pedologiche e nutritive simili. Si presume che le specie arboree che vi si trovano, in futuro saranno adatte alla stazione attuale. Questo approccio è stato sperimentato e ulteriormente sviluppato in sei «aree forestali test» da 242 esperti forestali.
Esempio di «stazione analoga»
Situata nei pressi di Oberbuchsiten SO (fig. 2), la stazione forestale oggetto dello studio è climaticamente situata nella fascia altitudinale montana inferiore, su un suolo basico con media disponibilità idrica (tipologia forestale 12a, faggeta tipica con Cardamine e Mercurialis perennis). Ipotizzando un cambiamento climatico sia moderato che forte, per questa stazione verso la fine del secolo si prevede un clima attualmente presente nella fascia submontana. Se le condizioni del suolo e la posizione nell'ecogramma rimangono invariate, il tipo di stazione submontana corrisponde alla faggeta attualmente denominata come Pulmonario-/ Lathyro-Fagetum (tipologia forestale 9a).
Fig. 2. La stazione analoga di Spitzenfüeli (Oberbuchsiten, SO). Il trasferimento dei modelli climatici viene definito come «proiezione di un tipo di stazione nell'ecogramma futuro». Il metodo è descritto in dettaglio nel Rapporto 66 del WSL «Standortkundliche Grundlagen für die Waldbewirtschaftung im Klimawandel» (in lingua tedesca).
untermontan → montano inferiore, submontan → submontano, sauer → acido, basisch → basico, feucht → umido, trocken → secco, stark wechselnde Feuchtigkeit → umidità fortemente variabile
L’applicazione TreeApp
Gli operatori forestali sono abituati a pianificare a lungo termine, ma la necessità di disporre di strumenti di supporto alle decisioni è in crescita. TreeApp è un’applicazione sviluppata per rendere l'approccio delle «stazioni analoghe» semplice e veloce da utilizzare per tutti gli operatori. Tutto ciò che serve è una localizzazione su una mappa e la conoscenza del tipo di stazione attualmente presente. In mancanza di una mappatura delle stazioni, la TreeApp offre un'ampia assistenza per determinare la tipologia stazionale probabile. Da qui, l'applicazione determina le rispettive «stazioni forestali analoghe» e ricava le raccomandazioni riguardanti le specie arboree idonee. In ogni caso vengono proposti due futuri climatici, «cambiamento climatico moderato» (RCP 4,5) e «cambiamento climatico forte» (RCP 8,5), che indicano le incertezze connesse con la modellazione.
A partire da ottobre 2020 è disponibile una applicazione web (ndt: nel 2025 disponibile solo in tedesco e francese), che raccoglie le buone pratiche selvicolturali. Un’applicazione che riscontra un discreto successo, visto che è stata visitata ben 16 500 volte (con una media di 1400 consultazioni mensili) tra il maggio 2023 e l'aprile 2024, con quasi la metà dei contati da parte di utenti abituali. Da notare che circa il 50% delle visite è avvenuto tramite dispositivi mobili. Il tempo medio di permanenza sul sito di 30 minuti testimonia un suo utilizzo intensivo.
Esempio di utilizzo dell’applicazione TreeApp
La stazione forestale vicina a Spitzenfüeli (12a, vedi esempio sopra) è attribuita alla fascia altitudinale submontana (tipo di stazione 9a) con entrambi gli «scenari climatici» e alle seguenti raccomandazioni di specie arboree (fig. 3): Il faggio viene mantenuto come albero forestale naturale dominante, mentre l'abete bianco e l'olmo montano non sono più raccomandati tra le specie in mescolanza più importanti. Al loro posto vengono invece proposti l'acero riccio, il ciliegio e la rovere. L'elenco dettagliato delle specie arboree raccomandate, presentato secondo un ordine di priorità, è uno strumento prezioso per incorporare le previsioni climatiche nelle considerazioni sulla scelta delle specie arboree sulle quali puntare.

Fig. 3. Proiezione del tipo di stazione forestale nell’ecogramma futuro del sito dello Spitzenfüeli (Oberbuchsiten, SO) elaborato grazie all’applicazione TreeApp (in tedesco e francese).
I servizi forestali cantonali hanno contribuito in modo significativo all'ottimizzazione dell’applicazione TreeApp. Nel frattempo, ben 14 Cantoni (LU, SO, BS, BL, SG, SH, VD, FR, NE, JU, ZH, AR, TG, GL) e il Principato del Liechtenstein hanno integrato le loro carte delle stazioni forestali nello strumento e la maggior parte di essi offre l’accesso alla TreeApp direttamente tramite i propri portali web.
Oltre alla funzione di supporto selvicolturale, l’applicazione TreeApp dispone anche di uno specifico tool per l'identificazione delle stazioni. Questo strumento facilita da un lato la determinazione delle tipologie stazionali in aree non ancora cartografate, ma può anche essere utilizzato per verificare l'accuratezza delle informazioni nei comprensori forestali già cartografati.
La TreeApp viene costantemente perfezionata e adattata alle nuove conoscenze acquisite. Ad esempio, i ritratti delle specie arboree sono attualmente integrati nella TreeApp mentre il riconoscimento delle specie arboree non autoctone viene continuamente perfezionato. Inoltre, sarà possibile determinare e salvare la propria posizione in bosco quale punto geolocalizzato, in modo da condividerlo con altri utenti.
Esperienze pratiche raccolte in campo
Qui il racconto esemplare di un forestale del Canton Lucerna, che utilizza regolarmente la TreeApp. Egli ha conosciuto questo strumento quando ha iniziato la propria attività professionale presso il Cantone, poiché essa è integrata ed accessibile all’interno del portale forestale cantonale.
Egli utilizza questa applicazione TreeApp quale strumento ausiliario per ottenere suggerimenti durante i lavori di piantumazione e per definire gli obiettivi delle varie specie arboree nel contesto della rinnovazione naturale dei popolamenti. Apprezza in particolare l’ampia gamma di raccomandazioni per le tipologie stazionali più rare. «Per me la TreeApp è uno strumento prezioso sia per verificare il mio sapere professionale, ma anche per scoprire nuovi approcci. È agevole e intuitiva da usare: definisco una posizione specifica in bosco e ottengo immediatamente una descrizione dettagliata delle condizioni stazionali e un elenco con relative priorità delle specie arboree maggiormente consigliate».
Utilizza questa TreeApp anche in occasione di eventi informativi per la popolazione locale, allo scopo di illustrare i cambiamenti climatici che avvengono nelle sue foreste sulla base degli spostamenti delle fasce altitudinali della vegetazione, oltre che per spiegare al pubblico la necessità di modificare le specie arboree. Per ulteriormente sviluppare e perfezionare l'applicazione, egli suggerisce di introdurre anche raccomandazioni opzionali riguardanti le specie arbustive. Queste dovrebbero essere selezionabili separatamente per non compromettere la visualizzazione attuale, chiara ed efficace.

Fig. 4. L'applicazione TreeApp: un tool utilizzabile direttamente in bosco per ottenere raccomandazioni sulle specie arboree idonee, ad esempio in caso di progetti di piantagione. Foto: Martin Moritzi (WSL)
Conclusioni
La TreeApp fornisce agli operatori forestali un prezioso strumento decisionale che permette di tenere conto, fin dalle fasi iniziali, delle ripercussioni dei cambiamenti climatici sulle foreste. Essa facilita l'identificazione delle specie arboree che hanno un'alta probabilità di prosperare in futuro in una determinata stazione. L'elevato livello di accettazione da parte degli utenti dimostra che tali strumenti decisionali sono sempre più richiesti nella pratica forestale. L'integrazione delle carte cantonali delle stazioni forestali presenti e gli ulteriori sviluppi attualmente in corso aumentano ulteriormente la rilevanza dell’applicazione TreeApp e contribuiscono a rendere le foreste più resilienti ai cambiamenti del clima sul lungo periodo.
Traduzione: Fulvio Giudici, Gordola



