Nel Canton Friburgo è stata riscontrata per la prima volta in Svizzera la presenza del cerambice asiatico delle latifoglie. Questo coleottero, chiamato anche Tarlo asiatico del fusto e contraddistinto dalla sigla ALB, è stato introdotto accidentalmente ed è in grado di distruggere il legno di alberi di latifoglie. Per tale ragione viene considerato come un organismo nocivo particolarmente pericoloso, secondo l’ordinanza sulla salute dei vegetali (OSaIV; RS916.20). L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) coordina con i Cantoni colpiti la lotta contro questo cerambice. La Svizzera è stata esente da infestazioni dal  2019 fino all'agosto 2022, quando è stata rilevata una nuova infestazione im campo libero.

In seguito alla globalizzazione degli scambi commerciali, il Cerambice asiatico delle latifoglie (sin: dalle antenne lunghe) è giunto in Europa principalmente con il legname da imballaggio proveniente dall'Asia orientale (p. es. in palette contenenti granito importato).

Secondo l'ordinanza sulla salute dei vegetali (OSaIV; RS916.20) emanata dal Consiglio federale, il cerambice asiatico delle latifoglie è un organismo nocivo particolarmente pericoloso la cui introduzione e diffusione è vietata in tutta la Svizzera. Infatti, il tarlo infesta le latifoglie sane e, in caso di infestazione massiccia e ripetuta, può causarne la scomparsa entro pochi anni.

Gli alberi infestati devono assolutamente essere tagliati - non da ultimo perché essi rappresentano un rischio per la sicurezza di chi abita nelle aree urbane. Il territorio che circonda un focolaio di infestazione (area potenzialmente idonea per la proliferazione di cerambici all’interno di alberi vivi che si trovano nella zona dove l’insetto è stato accidentalmente introdotto) deve essere sottoposto a una ricerca intensiva di eventuali tracce di presenza del coleottero. In caso contrario, esiste un rischio concreto che l’ALB possa insediarsi e provocare gravi danni economici o ecologici anche all’interno dei comprensori forestali.

Fino ad oggi in Svizzera sono stati riscontrati cinque casi di attacchi in campo aperto

1. Brünisried FR

Nel settembre del 2011, un privato ha scoperto nel suo giardino a Brünisried (Canton Friborgo), un grosso coleottero. Gli esperti dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) hanno determinato l'insetto identificandolo come il cerambice asiatico dalle antenne lunghe. Un collaboratore del WSL in seguito ha trovato nei pressi di una siepe un secondo coleottero, oltre che alcune uova già deposte. Non sono stati osservati fori di sfarfallamento. L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) assieme all’Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) – che insieme gestiscono il Servizio Fitosanitario Federale SFF – hanno poi avvertito le autorità del Canton Friburgo, incaricandolo di attuare i provvedimenti del caso.

Nel 2013 a Brünisried sono stati avvistati nuovamente coleotteri in volo, oltre a larve e fori di sfarfallamento; gli alberi colpiti sono stati immediatamente abbattuti. Nell’inverno 2013/2014 sono stati inoltre effettuati numerosi abbattimenti preventivi delle principali specie arboree ospiti, analogamente a quanto avvenuto nel focolaio di Winterthur.Questo evento ha dimostrato che il cerambice asiatico del fusto anche ad altitudini superiori agli 840 metri sul livello del mare può palesemente avere un ciclo di sviluppo prolungato. Infatti le larve, che sono venute alla luce all’interno degli alberi abbattuti, non avrebbero potuto completare il loro sviluppo a causa delle condizioni climatiche limitanti, avendo a disposizione in autunno una stagione di crescita vegetativa più breve. Pertanto esse avrebbero completato il loro sviluppo sfarfallando solamente nell’anno seguente, all'inizio della stagione estiva successiva. Per riuscire ad attirare e a catturare eventuali insetti sopravvissuti, sono successivamente stati predisposti dei cosiddetti alberi-trappola. I controlli sono stati attuati durante gli anni successivi e, fino all inverno 2017, hanno dato esiti negativi.

Come emerso nel 2014, i coleotteri erano stati trasportati a Brünisried tramite legna da ardere infestata proveniente da un focolaio a Marly che nel 2013 non era ancora noto. Qui l’infestazione è stata infatti scoperta solo nel 2014. Nel 2011 a Brünisried non esisteva ancora una popolazione stabile bensì esclusivamente coleotteri sfarfallati dalla legna da ardere. Solo nel 2013 una nuova generazione di insetti si è poi sviluppata dalle uova deposte che non erano state trovate.

Dal 2013 in poi sono state adottate misure di monitoraggio paragonabili a quelle decise a Winterthur. Queste misure si sono dimostrate efficaci anche a Brünisried in quanto questo focolaio ha potuto essere debellato nell’intervallo minimo di quattro anni.

2017: Questo focolaio è stato debellato!

2. Winterthur ZH

Nel luglio del 2012, un dipendente del vivaio comunale della città di Winterthur, scoprì un cerambice asiatico dalle lunghe antenne all’interno di un albero piantato lungo un viale alberato appena realizzato. Si dovette pertanto procedere al taglio immediato di ben 64 giovani aceri montani. Gli alberi sono stati triturati direttamente sul posto, portando poi il legno cippato all’interno di in un container chiuso all'impianto di incenerimento dei rifiuti. Le ceppaie sono state anch’esse sradicate completamente, per poi essere triturate e smaltite con le medesime modalità. Da allora, oltre all’allestimento di alberi-trappola, sono stati messi in atto un sistema di monitoraggio intensivo che prevede l’intervento, sia di personale istruito che si arrampica sugli alberi, che di cani segugi, addestrati allo scopo di fiutare la presenza del cerambice. Fino a novembre 2016, non è più stata riscontrata nessuna ulteriore attività che potrebbe rilevare la presenza del cerambice asiatico.

2016: Questo focolaio viene pertanto considerato come estirpato!

L’andamento di questa pullulazione ha mostrato come sia possibile debellare una importante infestazione in campo aperto su un arco di tempo di quattro anni. Presupposto indispensabile in situazioni simili è quello di agire sul posto in modo professionale e risoluto, fin dalle fasi iniziali, in quanto solamente esperti locali presenti sul posto sono in grado di circoscrivere e controllare l’area infestata durante il primo anno. Un approccio tempestivo permette alla lunga di risparmiare quelle risorse che si dovrebbero poi investire con il monitoraggio.

3. Marly FR

Nel luglio del 2014 dalla cittadina di Marly (FR), sono giunte le segnalazioni di due cerambici asiatici dalla lunghe antenne. Le autorità e gli specialisti, accanto a un ippocastano pesantemente infestato, nelle immediate vicinanze dei siti della prima infestazione hanno poi trovato due aceri bianchi (Acer negundo) anch’essi colpiti. Inoltre, nella medesima cittadina, è stato poi scoperto un secondo focolaio di infestazione. Oltre a circa 160 cerambici adulti sono stati trovati numerosi fori di fuoriuscita dagli alberi ospitanti, alcune ooteche sia vecchie che nuove contenenti diverse uova, oltre che numerosi rami e germogli che presentavano le tipiche tracce di gallerie o rosure di maturazione (foto 3). Il servizio fitosanitario cantonale ha intrapreso immediatamente le misure di controllo necessarie. Da allora è in corso una campagna di monitoraggio sistematico. A partire dalla fine del 2016, anche il grande focolaio di infestazione con due zone focali èconsiderato estirpato - in un periodo minimo di soli quattro anni.

2018: Questo focolaio è stato debellato!

4. Berikon AG

L’ultima infestazione scoperta a Berikon, Canton Argovia, riguardava l’attacco di un acero. In seguito è stata rilevata la presenza di un coleottero in un vicino cantiere. Le misure di lotta sono state completate durante il successivo inverno 2015/2016, predisponendo contemporaneamente diverse azioni di monitoraggio.Nell ottobre del 2019, gli esperti non hanno più trovato alcun segnale di attività vitali da parte del coleottero in questione. Pertanto, anche questa infestazione è stata debellata dal novembre 2019. E questo anche in un periodo minimo di soli quattro anni.

2019: Questo focolaio è stato debellato!

5. Zell LU

Nel 2022 è stata segnalata una nuova infestazione in campo libero a Zell, nel cantone di Lucerna. Un cittadino attento ha scoperto un coleottero nel suo giardino e ha informato le autorità competenti. Durante l'ispezione immediatamente avviata, è stato scoperto un albero infestato nel giardino e un altro nel giardino vicino. Inoltre, è stato catturato un altro coleottero. Sono state quindi effettuate immediatamente ulteriori ispezioni visive del terreno e sono state impiegate squadre di arrampicatori cani da fiuto specialmente addestrati per l'ALB. In seguti si sono scoperti ulteriori coleotteri e numerosi alberi infestati. Le specie arboree finora colpite sono acero, salice e frassino. I coleotteri sono stati raccolti anche in alberi-trappola allestiti durante le operazioni di abbattimento. Le trappole di monitoraggio immediatamente installate non hanno finora catturato altri coleotteri.

Le misure di controllo proseguono.

Misure emanate delle autorità in caso di una infestazione in campo aperto

In caso di un ritrovamento di un cerambice asiatico delle latifoglie è immediatamente da rilevare sul posto l’estensione e la gravità della infestazione. Personale appositamente addestrato indaga entro un determinato raggio a partire dal focolaio di infestazione l’esistenza di eventuali ulteriori tracce del coleottero. Alberi infestati devono in ogni caso essere abbattuti e distrutti. L'obiettivo principale delle misure è quello di sradicare completamente il focolaio di infestazione e di prevenire la diffusione del coleottero. Il ALB non deve riuscire ad insediarsi in Svizzera.

Identificazione tempestiva e obbligo di notifica

Le due specie di cerambici asiatici sono considerate come "organismi nocivi particolarmente pericolosi" (organismi oggetto di quarantena), sia in Svizzera, che in tutto il continente europeo. Come tali sono oggetto di interventi di sorveglianza e di lotta a livello statale. La loro manipolazione è perciò di principio assolutamente vietata in tutta la Svizzera in base all’Ordinanza sulla salute dei vegetali (OSaIV; RS916.20) che prevede che ogni caso di infestazione o di danno sia sottoposto all’obbligo di notifica e debba essere combattuto!

E’ di fondamentale importanza riconoscere tempestivamente una infestazione. Grazie alla scarsa propensione al volo del cerambice asiatico delle latifoglie e alla lunghezza del ciclo vitale, che normalmente dura due anni, è lecito e ragionevole sperare che un piccolo focolaio di infestazione possa essere completamente estirpato. Ogni pezzo di legno colpito, così come pure i prodotti di legno infestati quali casse, bancali o legna da ardere devono essere distrutti immediatamente. Un’infestazione è di principio possibile già sulla ramaglia di un albero legnoso a partire da un diametro di circa 2 cm. La distruzione deve avvenire attraverso la cippatura e/o la combustione.

Cosa fare in caso di sospetta infestazione?

  • catturare esemplari di cerambici e conservarli in un contenitore chiuso (ad esempio in un vaso di vetro per marmellata)
  • fotografare i coleotteri e verificarne le caratteristiche che potrebbero dare adito a confusione (vedere la specifica Notizia per la pratica n° 50 del WSL)
  • segnalare al più presto il ritrovamento al Servizio Fitosanitario cantonale, indicando nome, indirizzo, numero di telefono e e-mail di chi chiama, la posizione esatta del ritrovamento e l’indirizzo presso il quale ritirare il reperto (indirizzi al sito del servizio fitosanitario federale SFF , vedi contatti e links).

    Noizia per la pratica: Cerambici invasivi delle latifoglie provenienti dall'Asia

    Una pubblicazione del WSL (collana Notizie per la pratica, n° 50) illustra le caratteristiche biologiche e l'importanza del Tarlo asiatico del fusto (Anoplophora glabripennis) e del Tarlo asiatico delle radici (Anoplophhora chinensis), descrivendone i loro caratteri distintivi rispetto alle specie autoctone simili e indicandone quali sono i possibili provvedimenti di lotta.

    La versione cartacea è disponibile gratuitamente presso lo e-shop del WSL:

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    Traduzione e adattamento: Fulvio Giudici (Sant’Antonino)